3 Maggio 2013
Per Hugh and chicken in profile c’è da perderci la testa. Grease Party è un tuffo nella Serendipity di fine anni Settanta. In-decision siamo noi, ogni qual volta ci troviamo nel luogo sbagliato per il motivo sbagliato, all’ora sbagliata. Se ci fosse una colonna sonora non potrebbe che essere London Calling dei Clash. 100 % british, colori acidi, sguardi trasognati, finalista al Taylor Wessing Photographic Portrait Prize alla National Portrait Gallery, David Stewart è a Roma con nove nuovi lavori. Sguardo acuto, fortemente georeferenziale, Stewart ha come campo d’indagine il diario fisiognomico della cool britannia. In un’immagine: il profilo dal naso appuntito di un gentleman (di campagna) in collo alto a doppio filo versus la cresta audace di un gallo che veste fiero una punta di rosso decisamente punk. Super!
David Stewart. Shape
Anteprima d’Arte Contemporanea
Roma
7 maggio > 27 giugno 2013
David Stewart, Grease Party. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, Dancers. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, Pheasant Girl (Game). Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, Ballet Chair. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, serie In-decision. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, serie In-decision. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, serie In-decision. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, serie In-decision. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery
David Stewart, serie In-decision. Courtesy: David Stewart e/and Anteprima D’Arte Contemporanea Gallery