Guido Guidi
Cinque paesaggi, 1983-1993

30 Settembre 2013

Un decennio di fotografie e una fase cruciale della carriera di Guido Guidi, con la scelta del grande formato e l’avviamento di un’indagine sul paesaggio unita al continuo interrogarsi sul modo in cui poggiamo lo sguardo su di esso. Un percorso di 130 fotografie che dalla regione natia del cesenate si sposta prima verso Venezia e l’area di Marghera, e poi giunge alle prealpi venete, lungo quelle strade provinciali diventate ormai l’immaginario fotografico di un’Italia malinconica e perduta. Uno svuotamento progressivo delle forme che ci porta lentamente a confrontarci con il semplice atto del vedere, in cui il rapporto tra il totale e il dettaglio, il significato di ciò che resta fuori dall’inquadratura e il senso dello scorrere del tempo, che tanto hanno caratterizzato la produzione successiva di Guidi, già emergono in tutta la loro forza.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
A cura di Antonello Frongia e Laura Moro
Roma
20 settembre > 29 novembre 2013

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, vicino a Treviso, 1985-86.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, vicino a Cittadella, 1984.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, Via Romea, Km 63.100, Taglio di Po, 1993.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, Via Romea, Km 24.6700, vicino a Borgo Faina, Ravenna 1991.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi,

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, Via Galileo Ferraris, Porto Marghera, 1989.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, Via delle Industrie, Porto Marghera, 1989.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, SP 10, vicino a Monte Palon, Monte Grappa, 1987.

Guido Guidi. Cinque paesaggi, 1983-1993

© Guido Guidi, Campo Solagna, Monte Grappa, 1988.

 


Fabio Severo

Giornalista, vive a Roma perché non va più di moda, cura progetti fotografici per l’associazione ZONA, scrive per StudioLinkiestaL’Ultimo Uomo e altro. Ha un blog di fotografia contemporanea, Hippolyte Bayard, e una malcelata ossessione per il tennis.


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