30 Aprile 2013
Cesare Colombo è l’occhio (critico) di Milano. La città, l’industria, ma soprattutto il paesaggio umano, quel sistema di relazioni che definiscono il senso dello spazio animandolo di intenzioni. Giovanni Hänninen – ingegnere aerospaziale – si occupa di architettura e urbanistica, sostituendo la scrittura con la fotografia. Insieme coprono un lungo arco di storia: un racconto di presenze e assenze, tensioni e riconciliazioni, illusioni e disillusioni. Colombo, con 50 anni di immagini dal quotidiano. Hänninen, documentando quello che aspettavamo accadesse e non è (ancora) accaduto. Sullo sfondo, ancor prima che protagonista, c’è Milano: città per due, città di molti, palcoscenico di un sentimento di speranza, inquietudine, attesa.
Cesare Colombo e Giovanni Hänninen, Una città per due
Galleria Bel Vedere
Milano
9 maggio > 15 giugno 2013

Giovanni Hänninen, dalla serie cittàinattesa. Il reattore nucleare. Politecnico di Milano Dipartimento di Ingegneria nucleare, Città studi, Milano, 2012.

Cesare Colombo, Parco Sempione: piccole manovre, Milano, 1959.

Giovanni Hänninen, dalla serie cittàinattesa. Il teatro. Teatro Lirico “Giorgio Gaber”, via Larga, Milano, 2012.

Cesare Colombo, dalla serie L’amore in città. Quartiere Bovisa, Milano, 1974.

Giovanni Hänninen, dalla serie cittàinattesa. Il campo giochi. Campo addestramento, via Forze Armate, Milano, 2012.

Cesare Colombo, Via Legnano, capolinea del tram 14, Milano, 1958.

Giovanni Hänninen, dalla serie cittàinattesa. Lo scalo merci. Scalo merci, Porta Romana, Milano, 2012.