27 Febbraio 2019
Pur segnato dall’evoluzione, il tratto della Porsche 911 appare sempre lo stesso: cambia per rimanere fedele a un’idea nata più di cinquant’anni fa, nel 1963. È un caso raro di design capace di unire il massimo dell’iconicità, legata alla tradizione, a uno sviluppo stilistico e tecnologico sempre all’avanguardia. Sono sette le generazioni che hanno preceduto il nuovo modello, la cui sigla è 992. Epoche distinte, sempre accomunate dall’impostazione del motore a sbalzo sull’asse posteriore: una caratteristica di indubbio fascino e una sfida ingegneristica che si rinnova a ogni nuova versione. La linea si perfeziona senza tradire le origini, dicevamo, facendo un bel passo avanti dal punto di vista aerodinamico, con un posteriore più largo di 44 mm che regala più spazio allo spoiler a regolazione variabile, e una carreggiata anteriore più ampia. Sui fianchi, si notano i passaruota più larghi che ospitano le ruote anteriori da 20 pollici e quelle posteriori da 21, e sul retro domina una barra luminosa continua. La carrozzeria è più robusta e compatta, ed è costruita su una piattaforma inedita denominata Modular Mid-Engine (MMB), che sarà impiegata anche nei futuri modelli di Casa Porsche. A bordo, l’unico filo diretto con il passato è il contagiri analogico, mentre il resto del cruscotto è al servizio di un sistema avanzato di connettività, basato sulla swarm intelligence, con lo schermo centrale del Porsche Communication Management (PCM) da 10,9 pollici che funge da unità di controllo digitale: una strumentazione che non è quella di una pura sportiva e che consente alla 992 di soddisfare le esigenze non solo di chi ama la pista, ma anche di chi è orientato al comfort di guida più evoluto nell’utilizzo quotidiano. E comfort significa anche sicurezza e assistenza al volante, naturamente. Su questo fronte, la 992 può vantare tra le novità la modalità Wet, che rende più sicura la conduzione sul bagnato, e la funzione Night Vision Assist con termocamera. La leggerezza, arma vincente per essere agili tra le curve, è un altro punto di forza della nuova 911, che pesa 50 kg in meno rispetto alla precedente. E poi c’è la potenza del celebre flat-six da tre litri, che sale fino a 450 cavalli, con coppia motrice a 530 Nm, grazie alla presenza di turbine più grandi, disposte simmetricamente e dotate di iniettori piezoelettrici. Una potenza che viene magistralmente trasmessa da un cambio automatico doppia frizione PDK a otto rapporti. Le prestazioni sono all’altezza delle aspettative: 308 km/h per la S e 306 km/h per la 4S, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h di 3,7 secondi (S) e 3,6 secondi (4S) che scende rispettivamente a 3,5 e 3,4 secondi con il pacchetto Sport Chrono. Un’ottava generazione che ha ancora tutto da raccontare, ma di cui si conosce già molto. Infatti, oltre alle Carrera S e 4S Coupé, si può già ammirare e acquistare la versione Cabriolet della 992, mentre per i puristi dell’aspirato il lavoro di sviluppo della variante GT3 si può definire a buon punto.