Breguet Classique Tourbillon Extra-Plat Squelette 5395

23 Dicembre 2019

Quella della scheletratura è un’arte finissima e complessa: si prende un movimento e gli si toglie il superfluo fino a lasciare una sottile intelaiatura che gli consente comunque di funzionare adeguatamente. È quello che ha fatto Breguet, dando prova di grande savoir-faire nella superba versione scheletrata del suo tourbillon automatico ultrapiatto, presentato per la prima volta nel 2013, che impiega un calibro di appena 3 mm di spessore, uno dei più sottili movimenti tourbillon a carica automatica sul mercato. Privato ora nella sua variante squelette di quasi il 50% di materiale e trasformato in una sorta di preziosissimo ricamo. Un virtuosismo che ha comportato una grande sfida realizzativa: il rischio, infatti, era quello di compromettere la rigidità della platina e dei ponti, soprattutto su un metallo come l’oro, che è stato appositamente temprato dalla manifattura. Decorato con tecniche di incisione, anglage e guillochage realizzate con metodi rigorosamente tradizionali, il calibro 581SQ mette a nudo tutti i suoi componenti fondamentali: dalla massa oscillante periferica (impiegata in funzione “salva-spazio” per contenere lo spessore) al bariletto “ad alta energia”, che da solo fornisce ben 80 ore di riserva di carica.

Breguet Classique Tourbillon

La qualità delle finiture è ai massimi livelli. Il guilloché con motivo Clous de Paris, per esempio, che normalmente rappresenta la firma dei quadranti Breguet, è stato applicato adesso anche sulla platina e per la prima volta eseguito con utensili a lama diamantata. L’esclusivo lavoro d’incisione a mano riguarda anche le diverse iscrizioni, visibili sia dal lato del quadrante sia da quello del fondello. Tutti gli spigoli vivi dei ponti sono stati smussati pazientemente con la lima, fino a ottenere uno smusso lucido a 45° perfettamente liscio e regolare. All’apparenza tradizionale, il Classique Tourbillon Extra-Plat Squelette 5395 porta avanti l’eredità del fondatore del brand, Abraham-Louis Breguet (nonché colui che nel 1801 depositò il brevetto del tourbillon), e si proietta nel nuovo millennio. Rivelando un’anima all’avanguardia che si esprime nell’adozione della ruota di scappamento e della spirale in silicio, materiale totalmente insensibile ai campi magnetici ed estremamente resistente alle variazioni di temperatura, e nella leggerissima gabbia del tourbillon in titanio, con un peso di appena 0,29 grammi, che ingrana direttamente sul treno delle ruote e non tramite un pignone intermedio sistemato alla sua base, guadagnando ulteriormente in termini di sottigliezza. La cassa, che si sviluppa in soli 7,7 millimetri di spessore, si caratterizza per l’inconfondibile stile Breguet, con la carrure finemente scanalata e le anse a ricciolo che si ripiegano su stesse. Il quadrante in vetro zaffiro, votato alla massima trasparenza possibile, presenta la gabbia del tourbillon decentrata e il giro delle ore con indici applicati in oro azzurrato e le particolari lancette “pomme”, divenute poi universalmente conosciute come lancette Breguet. È disponibile con cassa in oro rosa o in platino.

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon

Breguet Classique Tourbillon


Simonetta Suzzi

Giornalista, inizia a interessarsi all’orologeria nel 2001, quando entra nella redazione del mensile L’Orologio. Autrice di monografie dedicate alla storia e alla tecnica dell’orologeria, ha all’attivo collaborazioni con periodici e quotidiani nazionali. Vive e lavora a Roma.


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