16 Maggio 2016
Con la nuova NSX, Honda torna nel campo delle supercar, e lo fa con l’ambizione dichiarata di unire due elementi fondamentali della sua storia: l’originaria identità sportiva e l’applicazione di tecnologie d’avanguardia. Il legame con l’heritage è testimoniato dal nome, lo stesso del modello testato negli anni Novanta anche da Ayrton Senna, sul circuito di Suzuka. Più ricercato è l’insieme degli elementi hi-tech che la caratterizza, a partire dal powertrain. La NSX è un’ibrida e si muove quindi grazie alla sinergia tra motori termici e unità elettriche. Dietro le spalle del pilota è posizionato un V6 biturbo benzina, che produce da solo 500 cv, ma sono anche presenti ben 3 propulsori elettrici, uno da 47 cv, collocato vicino al cambio, e due da 37 cv, situati sull’asse anteriore, che fungono anche da controllo dinamico della trazione (torque vectoring), aiutando in fase di sterzata. Va detto che se la soluzione hybrid non è una novità assoluta nel campo delle sportive di razza (negli anni scorsi sono arrivate sul mercato la Porsche 918, la McLaren P1 e LaFerrari, che adottano sistemi simili), qui l’integrazione tra le diverse tecnologie appare più complessa, non fosse altro che per la presenza di tre unità elettriche. Molto interessante anche il telaio: uno space frame di alluminio prodotto nel nuovo Performance Manufacturing Center di Marysville, in Usa, con una tecnica, chiamata “ablation casting”, che consente di agganciare le sospensioni direttamente alla struttura portante. Una soluzione ingegneristica che influisce anche sulla maneggevolezza, molto elevata nonostante il peso superi i 1.700 kg. Il cambio è automatico a doppia frizione, i freni sono Brembo e la trazione è integrale. Quattro le modalità di guida selezionabili: Quiet, Sport, Sport+ e Track, quest’ultima per sperimentare su pista le qualità da vera sportiva. I dati prestazionali parlano di una velocità massima superiore ai 300 km/h, e di uno scatto da 0 a 100 km/h inferiore ai 3 secondi. Ma al di là dei numeri, è evidente la cura dell’aerodinamica, soprattutto per quel che concerne la pulizia del flusso d’aria che dalle ruote anteriori scivola fino al posteriore in un gioco di superfici concave e convesse. L’abitacolo è funzionale, con linee pulite, quasi da concept, un volante a tre razze e il cruscotto digitale ben visibile al centro della mezzaluna. Insomma, la nuova Honda NSX mischia efficacemente elementi moderni e tradizionali, e forse non è rivoluzionaria dal punto di vista del design, ma è sicuramente vincente da quello meccanico.