14 Gennaio 2019
Il nuovo Fiftysix di Vacheron Constantin prende nome e ispirazione da un esemplare del 1956. Chiamato semplicemente referenza 6073, era un orologio dall’eleganza discreta, adatto alle occasioni più formali: dress watch, lo definirebbero gli inglesi. Divenne famoso non solo perché era uno dei primi a carica automatica (quando l’orologeria era ancora dominata dalla carica manuale), ma anche per la particolare forma delle anse, simili ai bracci della Croce di Malta – il simbolo della maison. Opportunamente riaggiornato nello stile e nelle dimensioni, il modello contemporaneo ne riprende però le caratteristiche essenziali. La cassa esiste in acciaio oppure in oro rosa – mentre in passato era in oro giallo – e ha un formato maggiore che raggiunge i 40 mm di diametro. Il quadrante argenté ha una doppia finitura, opalina al centro e soleil all’esterno, le lancette sono a bastone anziché a gladio, ed è visibile anche al buio grazie all’uso di materiale luminescente, mentre conserva la minuteria dell’epoca. La corona adesso è incassata nella carrure, ma il vetro leggermente bombato è sporgente sulla lunetta proprio come un tempo (anche se allora era minerale o in plexiglas, ora è in zaffiro). Le celebri anse sono state ridisegnate, rese più essenziali nei tratti, ma evocano ancora l’emblematica Croce di Malta. La differenza sostanziale sta però nella meccanica: oggi l’automatico è equipaggiato dal nuovo calibro di manifattura 1326, con autonomia di 48 ore e massa oscillante in oro 22 carati, scheletrata e decorata dalla Croce di Malta. Impeccabilmente rifinito secondo i canoni dell’alta orologeria, ha acquisito anche il datario. La collezione Fiftysix comprende anche un tourbillon, una versione con calendario completo e un’altra con funzione day-date e indicazione della riserva di carica. Ma è proprio il “solo tempo” a evocare maggiormente il mood dell’originale.