Vaso Savoy, iittala
Alvar Aalto

4 Novembre 2014

Il vaso Savoy di Alvar Aalto è la quintessenza del design scandinavo. Progettato nel 1936, viene presentato per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi nel 1937. Il suo nome lo deve all’Hotel Savoy di Helsinki, arredato dallo stesso Aalto e dalla moglie Aino Marsio. La sua forma organica e irregolare ricorda un fiordo norvegese, ma anche un’ameba. Nasce, secondo le intenzioni dell’autore, come contenitore per l’Ikebana, l’arte giapponese della composizione floreale. Il richiamo alla natura si riaffaccia nel processo produttivo, che in origine prevedeva l’utilizzo di splendide casseforme scolpite nel legno. Anche se i metodi produttivi si sono aggiornati, la iittala lo realizza soffiandolo ancora a mano. Viene proposto in molteplici varianti di dimensione e colore, con un successo che non conosce interruzioni o segni di invecchiamento.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

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Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.

Vaso Savoy, design di Alvar Aalto per Iittala.


Domitilla Dardi

Indecisa tra la storia dell’arte e quella dell’architettura, incontra alla fine del secolo scorso il design e da allora non lo molla più. Ama avere a che fare con tutto ciò che prevede l’uso di ingredienti, la loro scelta, miscelazione, trasformazione: dalla scrittura alla cucina, dalla maglia al progetto, dai profumi ai colori. È curatore per il design al MAXXI e docente di Storia del Design allo IED.


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