2 Novembre 2015
La ricerca nella progettazione delle biciclette da città insegue una riduzione sempre più drastica delle dimensioni, per consentire una maggiore portabilità del mezzo nella giungla urbana, ma ciò va spesso a discapito della stabilità e della sicurezza della due ruote. Da qui nasce la sfida di Gianluca Sada, classe 1984, laureato in ingegneria dell’autoveicolo presso il Politecnico di Torino: creare una bici versatile, sicura, smart ed ecosostenibile. Il risultato si chiama Sada Bike, un prototipo sviluppato in Italia all’interno dell’incubatore I3P e presentato nel 2010 alla commissione di laurea dell’università torinese. Sada si è aggiudicato il primo premio IDEA-TO, assegnato dall’ordine degli ingegneri di Torino, ed è stato selezionato tra i 200 giovani talenti d’Italia da Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù fino al 2011. Pieghevole, senza raggi, trasformabile in zaino mono-spalla o trolley, la Sada Bike è pensata per chi ha deciso di spostarsi quotidianamente pedalando. I cerchi da 26 pollici e il telaio consentono di raggiungere un ingombro essenziale in fase di trasporto, ma questa economia dello spazio non ne inficia la sicurezza in fase motoria. L’assenza di raggi e il peso minimo della struttura, equipaggiata con un sistema di piegatura rapido, ne fanno inoltre un progetto lontano dagli schemi tradizionali, un upgrade intelligente nel campo della mobilità su due ruote. Per la vendita al pubblico, però, ci vuole ancora un po’ di pazienza: attualmente la bicicletta è in fase di ri-prototipazione, in collaborazione con lo studio torinese MGRD.