27 Febbraio 2014
Negli anni in cui Stefano Giovannoni porta in Alessi (sino ad allora specializzata nella lavorazione dei metalli) il mondo colorato e dinamico delle plastiche, una ventata di novità pone l’attenzione non più solo alla cucina, ma anche al bagno. Come logica conseguenza, diventano oggetto di una reinterpretazione progettuale tutte le tipologie di arredo bagno. Tutte, nessuna esclusa, anche quelle meno indagate o non ritenute all’altezza di un progetto di design, come appunto lo “scopino da bagno”. Così, quest’ultimo diventerà cardine del più ampio progetto Family Follows Fiction che, parafrasando il noto credo funzionalista, poneva l’accento su nuove forme di vivibilità degli spazi domestici, partendo proprio dal bagno, stanza per eccellenza dell’intimità e della “messa a nudo”. L’allusione a un mondo ludico e infantile rispecchia l’ambizione di indagare le relazioni tra grandi e piccoli nel contesto familiare, ma anche il ruolo degli archetipi nell’analisi psicologica personale. Un germoglio stilizzato diventa allora, nel 1993, programma di una nuova estetica e di un diverso modo di circondarsi di oggetti più testimoni che servitori: niente male per un Merdolino!