Merdolino, Alessi
Stefano Giovannoni

27 Febbraio 2014

Negli anni in cui Stefano Giovannoni porta in Alessi (sino ad allora specializzata nella lavorazione dei metalli) il mondo colorato e dinamico delle plastiche, una ventata di novità pone l’attenzione non più solo alla cucina, ma anche al bagno. Come logica conseguenza, diventano oggetto di una reinterpretazione progettuale tutte le tipologie di arredo bagno. Tutte, nessuna esclusa, anche quelle meno indagate o non ritenute all’altezza di un progetto di design, come appunto lo “scopino da bagno”. Così, quest’ultimo diventerà cardine del più ampio progetto Family Follows Fiction che, parafrasando il noto credo funzionalista, poneva l’accento su nuove forme di vivibilità degli spazi domestici, partendo proprio dal bagno, stanza per eccellenza dell’intimità e della “messa a nudo”. L’allusione a un mondo ludico e infantile rispecchia l’ambizione di indagare le relazioni tra grandi e piccoli nel contesto familiare, ma anche il ruolo degli archetipi nell’analisi psicologica personale. Un germoglio stilizzato diventa allora, nel 1993, programma di una nuova estetica e di un diverso modo di circondarsi di oggetti più testimoni che servitori: niente male per un Merdolino!

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Foto: Emanuela Carelli.

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi

Merdolino di Stefano Giovannoni per Alessi


Domitilla Dardi

Indecisa tra la storia dell’arte e quella dell’architettura, incontra alla fine del secolo scorso il design e da allora non lo molla più. Ama avere a che fare con tutto ciò che prevede l’uso di ingredienti, la loro scelta, miscelazione, trasformazione: dalla scrittura alla cucina, dalla maglia al progetto, dai profumi ai colori. È curatore per il design al MAXXI e docente di Storia del Design allo IED.


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