28 Gennaio 2016
The Story of Eames Furniture di Marilyn Neuhart, scritto insieme a John Neuhart, è molto più di una monografia sul design degli Eames: da un lato, risponde alla necessità di riconoscere il ruolo delle singole personalità che hanno animato l’Eames Office; dall’altro, è una colossale antologia critica che documenta nel minimo dettaglio le fasi di nascita e sviluppo di ogni singolo progetto. La prima parte del saggio, suddiviso in due tomi voluminosi, raccoglie le monografie dei principali protagonisti della storia dello studio a partire da Eero Saarinen, compagno di avventure di Charles da prima che nascesse il mito de “gli Eames”. Dal famoso concorso del 1941 al MoMA, con la prima sperimentazione sul compensato ligneo curvato, e alternando vita privata e lavorativa, tutto il racconto è teso a sottolineare l’attività collettiva e a svelarne le dinamiche interne anche quando sono meno solari rispetto alla versione ufficiale. Si tratta, insomma, della prima grande ricostruzione realizzata con la giusta prospettiva storica e fuori dal controllo della strategia di comunicazione messa a punto da Charles e Ray. Viene messa sotto la lente d’ingrandimento anche la relazione tra i due coniugi, l’immagine pubblica proposta come parte del loro programma professionale, ma anche alcune verità sentimentali. Ne emerge un inno alla straordinaria capacità di comunicare della coppia, i primi designer dell’era contemporanea ad aprire le porte al progetto circolare, quello in cui prodotto e presentazione appartengono alla medesima visione e sono affrontati con lo stesso impegno. Pur focalizzata sugli arredamenti, l’opera della Neuhart non manca di fare riferimento al complesso raggio d’azione dello studio: grafica, comunicazione, video, brand identity. Ogni oggetto che funzioni sopravvive al proprio autore e pochi come gli Eames sono stati capaci di concepire una modernità in grado di sopravvivere anche a se stessa. Pubblicato da Gestalten.