6 Marzo 2014
Austero, pratico, funzionale. Lo sgabello H, che presenta più varianti in modo da essere declinato anche come piano d’appoggio e piccolo contenitore, rappresenta bene quell’estetica che è stata definita negli ultimi anni retrofuture. Ricorda infatti un passato industriale, quello della nascita dell’Industrial Design di cui, per esempio, parlava Le Corbusier nel suo celebre saggio sull’arte decorativa (1925), quando ancora il termine design non era di uso corrente e per trovare oggetti intelligenti e rispondenti alla ragione funzionale bisognava rivolgersi ai cataloghi di arredi da ufficio o da ospedale: lì, tra schedari e cassettiere, era possibile individuare le tracce di forme pensate in base alla funzione da assolvere e scevre da virtuosismi artigianali, oggetti in cui il valore d’uso coincideva con il valore di scambio. Oggi lo sgabello H, progettato negli anni Trenta del secolo scorso da Xavier Pauchard, ha il sapore di un grande classico, magari alleggerito da un uso spavaldo del colore, che ci fa pensare con nostalgia a quando tutto aveva inizio o con speranza a ciò che può ripartire. Produzione: Tolix.