13 Aprile 2015
Si chiama Milano Galleria ed è un progetto sperimentale, promosso da TIM e curato da Marco Sammicheli, che mette insieme creatività e tecnologie innovative. I protagonisti sono quattro studi italiani di progettazione: Marco Dessí, Odo Fioravanti, GamFratesi e Zaven. Al centro dell’iniziativa ci sono quattro eccellenze della città di Milano (musica, impresa, formazione, arte), reinterpretate dai designer coinvolti e tradotte in quattro concept di prodotto che indagano le potenzialità del design applicato alla connettività e ai servizi. I prototipi, in mostra dal 10 aprile al 4 maggio presso lo spazio TIM4Expo in Triennale, rappresentano un tentativo riuscito di elaborazione progettuale orientata alla cosiddetta Internet of Things, nelle varie declinazioni. Marco Dessì ha sviluppato TOTIM, un sistema di amplificazione Wi-Fi perfettamente integrabile in ambiente domestico che svolge una duplice funzione di diffusore sonoro e luminoso, con l’obiettivo di esaltare l’esperienza d’ascolto dei servizi di streaming audio offerti da TIMmusic. Odo Fioravanti ha riformulato il concetto di DPI (dispositivi di protezione individuale) con Shield and Share: Connected Protections for Workers: una serie di dispositivi pensati per accogliere gli smartphone all’interno degli indumenti da lavoro e registrare le esperienze sul campo. In questo modo, la maschera da saldatore, con l’aggiunta di un telefonino posizionato all’interno, diventa uno strumento di condivisione; la salopette equipaggiata con una tasca dove riporre il dispositivo mobile consente di riprendere l’operato lasciando le mani libere; l’elmetto da cantiere è dotato di clip che accoglie il cellulare; le cuffie antirumore collegate tramite Bluetooth permettono di rispondere alle chiamate e le calzature antinfortunistiche monitorano gli sforzi fisici per mezzo di una applicazione integrata. GamFratesi (Stine Gam e Enrico Fratesi) ha scelto invece di reiterare il rapporto che lega Olivetti con il design, progettando in collaborazione con FontanaArte Outlook, una lampada capace di proiettare immagini e contenuti da tablet nello spazio circostante, mentre Zaven (Enrica Cavarzan e Marco Zavagno) ha creato Musa (Museum Assistant), un’audioguida intelligente che sfrutta le tecnologie Bluetooth e permette ai visitatori di ricevere informazioni dettagliate sulle opere esposte, creando percorsi tematici.