27 Gennaio 2016
La Triennale di Milano presenta fino al 6 marzo Ennesima, una mostra di sette mostre sull’arte italiana, a cura di Vincenzo de Bellis e con la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti. L’esposizione, il cui titolo si ispira a un’opera di Giulio Paolini, Ennesima (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973), esplora gli ultimi cinquant’anni dell’arte italiana attraverso più di 120 opere di oltre 70 artisti, dagli anni Sessanta a oggi, suddivise in sette mostre autonome e di diverso formato. Si comincia da una collettiva tematica, Per la scrittura di un’immagine, che raccoglie artisti di varie generazioni (da Luciano Fabro a Mario Merz, da Giuseppe Gabellone a Francesco Vezzoli) sul tema dell’iconografia. Segue un’altra collettiva, stavolta su un movimento artistico, il Gruppo 70. La personale Sandrinus, il tutto prima delle parti (nella terza sala) riunisce invece le opere di Alessandro Pessoli, dai disegni degli anni Novanta alla pittura classicista dei primi 2000. La quarta sala è dedicata a una tecnica o medium, mentre la quinta a un archivio, quello di Avanblob, lo spazio autogestito di via Lazzaro Palazzi, a Milano. Anche la sesta sala ospita una collettiva, che mappa la produzione degli artisti nati tra la metà degli anni Settanta e Ottanta: le opere esposte, tutte del 2015, rivelano l’assenza di un’unica tendenza su tecniche, linguaggi e interessi teorici. Trasversale è infine Qui, ora e altrove: Site-Specific e dintorni, che oltrepassa i limiti delle altre esposizioni e interviene sui punti cruciali del percorso: l’inizio, la fine e i passaggi tra le diverse sezioni.
Ennesima. Una mostra di sette mostre sull’arte italiana
Triennale
A cura di Vincenzo de Bellis
Milano
26 novembre 2015 > 6 marzo 2016

Marisa Merz, Senza titolo.

Alberto Garutti, Temporali.

Giuseppe Chiari, Spartito, 1976.

Luca Vitone, Creuza.

Emilio Isgro, Enciclopedia Treccani.

Ketty La Rocca, Appendice per una supplica.

Vettor Pisani, Lo Scorrevole.

Vanessa Beecroft, VB26.

Maurizio Cattelan, A perfect day.