B&B Italia, 50 anni e oltre
Stefano Casciani

30 Dicembre 2016

Nel 1966 l’imprenditore Piero Ambrogio Busnelli (1926-2014) decide di rivoluzionare il design dell’arredo. Vuole compiere un salto ambizioso dalla lavorazione artigianale del mobile – che in Brianza è un’eredità preziosa, ma talvolta conservatrice – alla produzione industriale, ricorrendo a nuovi materiali, nuove logiche commerciali, nuove tecnologie. Trova un alleato in Cesare Cassina, con cui fonda la C&B, dalle iniziali dei loro cognomi, imponendo una regola chiara: “Nessun dipendente Cassina. Nessun maestro tappezziere che pensi di sapere come si fa una poltrona, perché qui si tratta di farle in modo diverso”. Inizia così una delle avventure più interessanti del design italiano, raccontata da Stefano Casciani nelle trecentosessanta pagine di La lunga vita del design in Italia. B&B Italia, 50 anni e oltre, pubblicato da Skira. Tutto parte dal poliuretano, che negli anni Sessanta inizia a farsi strada nel mondo del progetto. C’è la sostanza, ma bisogna imparare a lavorarla e a promuoverne l’utilità, scontrandosi con l’incomprensione di molti: la stessa Bayer, all’epoca principale produttrice del materiale, si rifiuta di fornire assistenza tecnica, è poco interessata a un cliente troppo piccolo (ma farà marcia indietro qualche anno dopo). Busnelli ha la fortuna di incontrare Tobia Scarpa e la moglie Afra Bianchin, capaci non solo di generare un universo di forme, ma anche di affinare i metodi produttivi: sono loro a ideare Coronado (1966), primo bestseller dell’azienda, reinterpretazione del classico divano capitonné, nel quale i materiali tradizionali vengono sostituiti da una struttura in acciaio, un’imbottitura di poliuretano e la fibra di poliestere Dacron della DuPont. Come da programma, l’approccio industriale sostituisce il modello artigianale, mantenendo però la memoria del passato. Qualcosa di simile accade con la poltrona Amanta (1966) disegnata da Mario Bellini, composta da una struttura in poliestere, rinforzata con fibra di vetro e mitigata da rassicuranti cuscini. La rivoluzione estetica arriva nel 1969 con la celeberrima serie UP di Gaetano Pesce, la cui poltrona nasce come un pezzo di tessuto amorfo, a volume zero, che prende forma solo dopo il contatto con l’aria: il poliuretano si espande fino a ottenere una silhouette dalle forme femminili. È arredo, ma anche scultura generata da un processo chimico, performance artistica e politica in sintonia con i fermenti di quegli anni e suggellata da un accessorio – la palla legata al piede del modello UP5 – che allude alla condizione della donna nella nostra società. Nell’aprile 1973, in seguito alla rottura con Cassina, viene fondata la B&B Italia. Il primo passo è l’inaugurazione della nuova sede a Novedrate, il cui progetto (1971-73) è affidato all’allora giovane architetto Renzo Piano, che in quegli anni è anche impegnato, insieme a Richard Rogers, nella realizzazione del Centre Pompidou (1971-77). Non a caso, il nuovo quartier generale ricalca i principi costruttivi della grande “macchina” parigina: componenti industriali, leggerezza, funzionalità, vitalità cromatica e quella libertà di azione concessa dalla tecnologia. Casciani ripercorre tutte le altre tappe dell’avventura: dalla creazione del marchio Maxalto allo spin-off di B&B Italia Marine, linea dedicata alle navi da crociera; la Divisione Uffici, la sperimentazione continua e il lavoro dei designer che hanno arricchito la scuderia del brand negli anni: oltre ai già citati, ci sono Kazuhide Takahama, Richard Sapper, Studio Kairos, James Irvine, Marc Newson, Jeffrey Bernett, Patricia Urquiola, Naoto Fukasawa, Zaha Hadid, Barber & Osgerby, gli svizzeri di Atelier Oï. E ovviamente Antonio Citterio, che dopo le prime collaborazioni con Paolo Nava sforna una serie di prodotti di successo, a cominciare dal sistema Sity (1986). Da studiare l’ultimo capitolo, What You See Is What You Get, dove si esplora il tema della comunicazione aziendale: famosa e scandalosa la campagna del 1972 in cui la modella Donna Jordan posa a seni scoperti sulle poltrone della serie Le Bambole di Mario Bellini: fotografo Oliviero Toscani, art director Enrico Trabacchi. Si rivedono poi gli scatti di Klaus Zaugg per la serie UP, il contributo di Pierluigi Cerri, le campagne dell’agenzia STZ (Hans-Rudolf Suter, Fritz Tschirren, Valeria Zucchini), l’evoluzione del logo, etc. Quello che manca, in questo ricco volume, è un vero approfondimento sulle recenti vicende gestionali: la cessione della quota di maggioranza al Fondo Opera, la sua riacquisizione nel 2011 e infine l’ingresso di Investindustrial, fondo di private equity diretto da Andrea Bonomi. Sarebbe stato utile per riflettere sul connubio fondamentale tra design e finanza.

CR&S B&B Italia, Piero Ambrogio Busnelli.

CR&S B&B Italia, Giorgio Busnelli.

Francesca Ferrari Paesaggi astratti.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti – Naoto Fukasawa, Papilio.

Francesca Ferrari Paesaggi astratti.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti – Patricia Urquiola, Bend Sofa.

Klaus Zaugg, fotografia di una famosa campagna pubblicitaria per il lancio della Serie UP di Gaetano Pesce, C&B Italia, 1969.

Klaus Zaugg, fotografia di una famosa campagna pubblicitaria per il lancio della Serie UP di Gaetano Pesce, C&B Italia, 1969.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall'involucro di PVC e venuta a contatto con l'aria prende forma.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall’involucro di PVC e venuta a contatto con l’aria prende forma.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall'involucro di PVC e venuta a contatto con l'aria prende forma.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall’involucro di PVC e venuta a contatto con l’aria prende forma.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall'involucro di PVC e venuta a contatto con l'aria prende forma.

Sequenza delle fasi di espansione della poltrona UP5, che una volta tolta dall’involucro di PVC e venuta a contatto con l’aria prende forma.

B&B Italia Store di Milano: allestimento per il Salone del Mobile di Milano, 2004 (progetto allestimento CR&S B&B Italia con Collage Studio).

B&B Italia, store di Milano: allestimento per il Salone del Mobile di Milano, 2004 (progetto di CR&S B&B Italia con Collage Studio).

B&B Italia Store di Milano: allestimento per Salone del Mobile di Milano, 2011 (progetto allestimento CR&S B&B Italia con Collage Studio) nell'allestimento del 2011 viene presentata in vetrina la poltroncina pieghevole Beverly, con struttura in alluminio pressofuso, disegnata da Antonio Citterio.

B&B Italia, store di Milano: allestimento per il Salone del Mobile di Milano, 2011 (progetto di CR&S B&B Italia con Collage Studio). Nell’allestimento del 2011 viene presentata in vetrina la poltroncina pieghevole Beverly, con struttura in alluminio pressofuso, disegnata da Antonio Citterio.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti - Naoto Fukasawa Shelf X.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti – Naoto Fukasawa, Shelf X.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti - Barber & Osgerby Tobi-Ishi.

Francesca Ferrari, Paesaggi astratti – Barber & Osgerby, Tobi-Ishi.

L'area Maxalto nello showroom di Novedrate, 2013: tra i prodotti letto e poltroncina della serie Febo, 2014; a destra lo scrittoio Max, 2001.

L’area Maxalto nello showroom di Novedrate, 2013: tra i prodotti, letto e poltroncina della serie Febo, 2014; a destra lo scrittoio Max, 2001.

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Gabriele Neri

Architetto e PhD, insegna storia del design a Milano e a Mendrisio. Collabora con Domenica del Sole 24 Ore e con la rivista svizzera Archi. Dopo alcuni libri su Pier Luigi Nervi, ha pubblicato Caricature architettoniche. Satira e critica del progetto moderno (Quodlibet, 2015), di cui va molto fiero. Ha una figlia bellissima soprannominata Attila.


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