26 Maggio 2015
Alessi, IN-Possible
Design Museum Holon
A cura di Francesca Appiani, Museo Alessi
Holon, Israele
25 marzo > 6 giugno 2015
Il mondo del progetto contemporaneo si esprime in modo diverso rispetto al passato, quando le idee prendevano forma solo attraverso un dialogo serrato tra imprenditore e designer. L’autoproduzione oggi è un’alternativa praticata da tanti giovani progettisti, e le stampanti 3D sono strumenti sempre più diffusi per produrre oggetti e persino componenti strutturali di architettura. Eppure, il “metodo tradizionale” ha ancora tanto da insegnare, sa raccontare i meccanismi che legano un complesso intreccio di competenze. Sono queste le ragioni che hanno portato il Design Museum Holon, inaugurato nel 2010 su disegno di Ron Arad, a scegliere la mostra IN-Possible (aperta fino al 6 giugno) per celebrare il proprio quinto anniversario e rinnovare la propria missione: fornire ai visitatori strumenti per esplorare il design. L’esposizione, curata da Francesca Appiani del Museo Alessi, sceglie la strada meno battuta per parlare di design e di un brand storico, nato nel 1921 a Omegna: seleziona oltre 50 prototipi che non sono andati in produzione – proposti da autori del calibro di Philippe Starck, Patricia Urquiola, Ronan e Erwan Bouroullec, Ettore Sottsass, tra gli altri – per raccontare lo spirito eclettico e la libertà culturale dell’azienda. La storia di ogni oggetto è raccontata con disegni e descrizioni del processo creativo, dal suo avvio fino alla decisione di non procedere con la produzione. Completa questa incursione nel mondo delle idee, una selezione di dodici oggetti concettuali, intesi come una finestra aperta sul modo di pensare al progetto di Alessi.