23 Dicembre 2013
Something + Nothing copre 40 anni della carriera di Stephen Shore, uno dei principali fotografi contemporanei. All’inizio degli anni Settanta, con American Surfaces, Shore ha trasformato il diario fotografico personale in una pratica artistica: una raccolta di oggetti, superfici, dettagli in apparenza insignificanti che, composti insieme, ricreavano il tessuto della vita quotidiana americana. Successivamente, con Uncommon Places ha raccontato lo stesso paesaggio sociale, ma con l’ausilio del grande formato ha prodotto una sorta di monumentalizzazione di quegli stessi luoghi, celebrando diners, parcheggi di supermercati, incroci di strade suburbane. Alla Sprüth Magers di Londra questi lavori vengono intrecciati per la prima volta con le produzioni degli ultimi anni realizzate in Israele, Abu Dhabi e Ucraina: le immagini non sono presentate cronologicamente, ma incrociate in base a tipologie come ritratti, strade o still life, togliendo le fotografie dalle loro serie di appartenenza e mettendo a confronto le diverse fasi della carriera di Shore.
Stephen Shore, Something + Nothing
Sprüth Magers
A cura di Todd Levin
Londra
26 novembre 2013 – 11 gennaio 2014

Stephen Shore, Abu Dhabi, 2009.

Stephen Shore, The Home of Abram and Malka Dikhtayar, Bazalia, Ukraine, 2012..

Stephen Shore, Tel Aviv, Israel, 2010.

Stephen Shore, Abu Dhabi, 2009.

Stephen Shore, Palm Beach, Florida, 1973.

Stephen Shore, American Surfaces: Queens, New York, 1972.

Stephen Shore, Ukraine: Zhytomir, 2012.

Stephen Shore, U.S. 89, Arizona, 1972.

Stephen Shore, Sefad, Israel, 2010.