Edward Burtynsky
Water

13 Gennaio 2014

Lo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta è sempre stato al centro del lavoro di Edward Burtynsky, che con le sue vedute di grande formato dalla composizione estremamente rigorosa, ricche di dettagli, ci ha mostrato le trasformazioni del paesaggio causate da impianti petroliferi, miniere, cave, insediamenti urbani, discariche di rifiuti industriali. Water è l’ultimo capitolo di questa documentazione continua dell’aggressione all’ecosistema planetario: il disastro ambientale del 2010 nel Golfo del Messico, le dighe idroelettriche in Cina o l’agricoltura intensiva su vasta scala: tutti volti diversi della pressione che le risorse idriche globali subiscono ogni anno di più. Nelle immagini di Burtynsky “l’acqua viene presentata di volta in volta come vittima, alleata, protagonista”, scrive il curatore della mostra Russell Lord, “oppure come un’origine, uno sbocco, una minaccia o un piacere”.

Edward Burtynsky, Water
NOMA + Cacno
A cura di Russell Lord
New Orleans
5 ottobre 2013 – 19 gennaio 2014

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, VeronaWalk, Naples, Florida, USA, 2012.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Suburb, Phoenix, Arizona, USA, 2011.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Rice Terraces #2, Western Yunnan Province, Cina, 2012.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Dryland Farming #24, Monegros County, Aragon, Spagna, 2010.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Dryland Farming #2, Monegros County Aragon, Spagna, 2010.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Colorado River Delta #9, Sonora, Messico, 2012.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Pivot Irrigation #11, High Plains, Texas Panhandle, USA, 2011.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, 2010. Greenhouses, Almira Peninsula, Spagna, 2010.

Edward Burtynsky, Water.

Edward Burtynsky, Kumb Mela #1, Haridwar, India, 2010.


Fabio Severo

Giornalista, vive a Roma perché non va più di moda, cura progetti fotografici per l’associazione ZONA, scrive per StudioLinkiestaL’Ultimo Uomo e altro. Ha un blog di fotografia contemporanea, Hippolyte Bayard, e una malcelata ossessione per il tennis.


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