Tea & Coffee Softbrew
George Sowden

8 Luglio 2014

La teiera e la caffettiera: due tipologie per la tavola che hanno avuto un ruolo da protagoniste nel dibattito sul design del Novecento, sia quando Alessandro Mendini lanciò il progetto Tea & Coffee Piazza per Alessi, sia quando Donald Norman scelse tre teiere della sua personale collezione per esemplificare i tre caratteri del design contemporaneo: il prestazionale, il viscerale e il riflessivo. Anche George Sowden, storico protagonista della Memphis di Sottsass negli anni Ottanta, ha deciso con questo progetto di dire la sua in materia. Le teiere e le caffettiere della serie SoftBrew nascono per restituire al consumatore il piacere della ritualità, oltre che la qualità del risultato che si accompagna alla preparazione delle bevande più diffuse al mondo. Contro la banalizzazione di filtri e capsule si riparte dal grado zero, dall’archetipo realizzato in ottima ceramica dotata di filtri metallici microforati, vere opere di ingegneria incastonate nella più antica delle materie prime per garantire l’infusione perfetta. Probabilmente, anche Sottsass avrebbe approvato.

Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden. Teiere e caffettiere della serie SoftBrew di George Sowden.


Domitilla Dardi

Indecisa tra la storia dell’arte e quella dell’architettura, incontra alla fine del secolo scorso il design e da allora non lo molla più. Ama avere a che fare con tutto ciò che prevede l’uso di ingredienti, la loro scelta, miscelazione, trasformazione: dalla scrittura alla cucina, dalla maglia al progetto, dai profumi ai colori. È curatore per il design al MAXXI e docente di Storia del Design allo IED.


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