19 Giugno 2014
Più che una seduta o una serie, Uncino è un programma di competenze professionali. Innanzitutto quelle dei Fréres Bouroullec, che mettono a segno questo progetto dimostrandoci ancora una volta come anche sulla tipologia più abusata del design di arredo ci sia ancora qualcosa da dire, se a guidare è la profonda conoscenza di materiali e tecniche. E poi quelle della Mattiazzi, azienda del noto distretto della sedia udinese che ha saputo mettere le sue conoscenze a disposizione di grandi autori e fare il salto da terzista a produttore-editore di qualità. Ma soprattutto, Uncino è la dimostrazione che tra il mondo artigianale e quello industriale in Italia da sempre c’è complementarità più che opposizione. Infatti, per realizzare queste sculture in legno che compongono le sedute e gli schienali vengono utilizzate tanto fresatrici a controllo numerico, quanto lavorazioni artigianali e manuali. Ne esce un prodotto estremamente versatile: disponibile in due varianti di schienale e in diverse essenze di legno, con struttura metallica a ombrello o a slitta, da usare come sedia o poltroncina nei contesti più disparati, dal contract al domestico. Segno particolare: il tondino metallico s’insinua nel legno lasciandovi traccia, un caratteristico rigonfiamento, quasi una piega che unisce l’efficacia tecnica all’espressività.