3 Maggio 2016
Quando si parla di eccellenza nella lavorazione del legno, nell’ambito del design, il primo paese che viene alla mente non è il Giappone, più noto per i distretti di artigiani tradizionali. Maruni, però, fa eccezione: l’azienda, nata nel 1928, ha infatti affinato una produzione lignea industriale basata sulle maestrie artigianali, creando dodici anni fa Nextmaruni, una linea di arredo contemporaneo dall’estetica zen. Quest’anno al Salone del Mobile di Milano ha presentato nuovi pezzi disegnati da Naoto Fukasawa e Jasper Morrison, rodati collaboratori del marchio nonché affini tra loro, come provato dalla mostra-manifesto Super Normal (2005). Il giapponese ha aggiunto alla collezione Hiroshima una poltroncina impilabile dallo schienale scultoreo e uno sgabello dalla seduta avvolgente. Morrison, che aveva già disegnato nel 2011 la bellissima serie Lightwood, realizza le sedia T e lo sgabello O, apparentemente convenzionali, ma resi unici da un dettaglio funzionale: nel primo caso, la esse metallica che collega l’esile schienale alla parte nascosta della seduta; nel secondo, un foro, utile punto di presa, che ha anche il compito di spezzare l’uniformità del legno di acero.