27 Ottobre 2014
In passato, i cronometri da marina erano indispensabili per la navigazione, perché servivano a determinare la longitudine in mare aperto. Dovevano quindi essere estremamente precisi (lo scarto di un solo secondo si traduce in un errore di posizione di 500 metri), ben leggibili e sempre affidabili durante le lunghe traversate. La loro costruzione era il vanto di poche, blasonate manifatture: come L.Leroy, specializzata nel settore già nella seconda metà del Settecento, Maison Horlogère del Ministero della Marina francese dal 1835 e fornitrice di numerose flotte civili e militari fino al 1980. Che oggi perpetua la tradizione degli strumenti di bordo con il Marine Cronometro da Ponte: cassa di 43 mm di diametro in oro bianco (o rosa), impermeabile fino a 10 atmosfere, racchiude un movimento meccanico a carica automatica con componenti in silicio, che riporta sul quadrante decorato a mano il grande contatore dei secondi e l’indicazione dell’autonomia residua. Impeccabile nelle finiture, ha una precisione attestata dal certificato ufficiale di cronometro dell’Osservatorio di Besançon.