10 Aprile 2014
Wire è una linea di contenitori che ben s’inquadra nella tendenza contemporanea denominata retrofuture, una sintesi di memorie antiche e identità contemporanee che va verso il futuro. Alessandro Zambelli crea per Seletti questo progetto che si confronta con la storia, gettando un ponte di congiunzione ideale con il Liberty mitteleuropeo e in particolare con i grandi interpreti della Secessione Viennese. I riquadri in acciaio verniciato di questi armadi, consolle, cassettiere hanno infatti i colori pastello di Josef Hoffmann e la partizione dei profili in ottone di Otto Wagner. Un richiamo a un tempo in cui la decorazione insisteva sugli elementi della struttura, sottolineando perimetri, confini e giunti il cui ruolo funzionale veniva impreziosito da materiali nobili. Una marcatura dei limiti che indica come ogni volume tridimensionale nasca, in fondo, sempre dall’unione di superfici piane. In tal senso wire è sia il (pro)filo metallico che connota questi complementi, sia il filo di Arianna che ci riporta al passaggio tra Ottocento e Novecento, quando gli oggetti cominciavano a essere pensati in maniera contemporanea per essere prodotti in serie, senza rinunciare alla preziosità del dettaglio. Dove: Spazio Rossana Orlandi, via Matteo Bandello 14-16.