8 Aprile 2014
“L’Etna è una miniera senza minatori”. Questa dichiarazione sintetizza l’idea che è alla base di De Natura Fossilium, l’ultimo lavoro di ricerca dei Formafantasma presentato a Palazzo Clerici durante Miart e Fuorisalone, a Milano. Una serie di vasellami, tavolini, orologi, specchi realizzati interamente con materiale lavico in molteplici gradi di definizione: dallo stato roccioso a quello di cristallo levigato, fino alle fibre. Il processo naturale di eruzione è oggetto di analisi critica: la sua irreversibilità è la prima a decadere e la lava porosa viene ricondotta alla sua condizione magmatica e vetrosa. Gli stati della materia diventano così i passaggi di un processo di conoscenza che lascia il segno nelle diverse componenti degli oggetti, tutti derivati da quell’unica grande miniera naturale che è la fornace del vulcano. Ai designer il compito di estrarre ciò che la materia già possiede: un potenziale fisico e culturale che sotto la lente del progetto prende senso e funzione. Questo lavoro è l’ultima convincente conferma di un preciso percorso del duo Farresin-Trimarchi, sin dagli esordi impegnati a cercare identità tra le pieghe di una territorialità locale che va oltre la banalità dell’appartenenza nazionalista di chi progetta. Dimostrando che quello che differenzia un turista da un viaggiatore, così come un compilatore da un ricercatore, è la predisposizione a conoscere e farsi contaminare, ma anche a essere condotto dove il viaggio e la ricerca possono (a volte inaspettatamente) portare. Dove: a Palazzo Clerici, in via Clerici 5.