621 Side Table, Vitsœ
Dieter Rams

4 Giugno 2014

Alla fine degli anni Cinquanta, la plastica diventò la regina di un nuovo mondo di oggetti. Da Cenerentola dei materiali, si trasformò in protagonista di un design pensato per essere popolare e democratico, concepito per arrivare al grande pubblico e rendere più confortevole e bello l’oggetto d’uso quotidiano. La scuola di Ulm, in Germania, fece di questa missione la sua filosofia didattica, e quello che non era stato raggiunto dal Bauhaus negli anni Venti divenne il nuovo obiettivo scientificamente perseguito: fare del buon progetto una regola accessibile ai più, grazie all’alleanza tra scuola e industria. L’industria per eccellenza in quegli anni era la Braun e il suo protagonista Dieter Rams, autentica icona professionale dell’industrial design. Il tavolo da lui progettato nel 1962 e riprodotto oggi da Vitsœ racconta proprio questa straordinaria visione delle cose. Versatile, agevole, essenziale, dotato di un funzionalismo a dir poco rigoroso, 621 Side Table torna a parlarci della sua storia ricordandoci che il progetto d’autore nasce dall’equilibrio e non ha bisogno di esibizionismi e stravaganze.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.

621 Side Table, design di Dieter Rams. Prodotto da Vitsœ.


Domitilla Dardi

Indecisa tra la storia dell’arte e quella dell’architettura, incontra alla fine del secolo scorso il design e da allora non lo molla più. Ama avere a che fare con tutto ciò che prevede l’uso di ingredienti, la loro scelta, miscelazione, trasformazione: dalla scrittura alla cucina, dalla maglia al progetto, dai profumi ai colori. È curatore per il design al MAXXI e docente di Storia del Design allo IED.


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