4 Giugno 2014
Alla fine degli anni Cinquanta, la plastica diventò la regina di un nuovo mondo di oggetti. Da Cenerentola dei materiali, si trasformò in protagonista di un design pensato per essere popolare e democratico, concepito per arrivare al grande pubblico e rendere più confortevole e bello l’oggetto d’uso quotidiano. La scuola di Ulm, in Germania, fece di questa missione la sua filosofia didattica, e quello che non era stato raggiunto dal Bauhaus negli anni Venti divenne il nuovo obiettivo scientificamente perseguito: fare del buon progetto una regola accessibile ai più, grazie all’alleanza tra scuola e industria. L’industria per eccellenza in quegli anni era la Braun e il suo protagonista Dieter Rams, autentica icona professionale dell’industrial design. Il tavolo da lui progettato nel 1962 e riprodotto oggi da Vitsœ racconta proprio questa straordinaria visione delle cose. Versatile, agevole, essenziale, dotato di un funzionalismo a dir poco rigoroso, 621 Side Table torna a parlarci della sua storia ricordandoci che il progetto d’autore nasce dall’equilibrio e non ha bisogno di esibizionismi e stravaganze.