27 Maggio 2016
La copertina inganna, fa pensare a un libro fotografico tradizionale. Una volta aperto, però, ci si rende conto che è da sfogliare orizzontalmente. Pagina dopo pagina si viene sedotti dalle geometrie in bianco e nero che virano nei toni dell’argento, e ci si perde. Costa stiamo osservando? A poco a poco diventa chiaro che si tratta di fotografie aeree, realizzate durante la costruzione dell’impianto a energia solare più grande del mondo, e scattate rigorosamente all’alba o al tramonto, dall’ottobre del 2010 fino al completamento della struttura, nel 2014. Stiamo parlando di The Evolution of Ivanpah Solar, l’ultimo lavoro di Jamey Stillings, pubblicato da Steidl. L’Ivanpah Solar Electric Generating System, questo il nome dell’impianto, si trova nel deserto del Mojave, in California, e si estende per circa 14 chilometri quadrati, raggiungendo il confine con il Nevada. Aperto il 13 febbraio 2014, consiste in tre campi di eliostati, “specchi” in grado di seguire il sole durante la giornata e di concentrarne il calore verso delle caldaie, dove l’acqua viene così trasformata nel vapore che aziona le turbine collegate a un alternatore. Il progetto nasce dall’interesse di Stillings per un’interazione tra uomo e natura che vada al di là del semplice sfruttamento delle risorse. Il fotografo ha infatti dichiarato di vedere questo lavoro come parte di un programma più ampio, dal titolo Changing Perspectives, che indagherà sullo sviluppo di energie rinnovabili su scala globale. Come scrive Robert Redford nella prefazione: “I narratori hanno il potere di allargare le nostre menti e di farci cambiare idea anche su complessi temi ambientali”. Così fa Jamey Stillings.