2 Febbraio 2016
Nato a Copenhagen nel 1886, Kay Nielsen è ancora oggi una delle figure più interessanti dell’illustrazione, padre e maestro di uno sguardo che fu totale nel secolo scorso, ma che rimane tutt’oggi imprescindibile per lettura e impostazione grafica. Figlio di attori, Nielsen sviluppa i primi rudimenti a Parigi presso l’Académie Julian e l’Académie Colarossi: è qui che dà forma a quell’immaginario sognante e luminoso che contraddistingue i suoi lavori, un universo pregno di teatralità, movimento e musicalità. Fu Walt Disney uno dei primi a coglierne il talento, chiamandolo a collaborare tra il 1937 e il 1941 e in particolare per la realizzazione di Fantasia. Il volume East of the Sun and West of the Moon, pubblicato originariamente nel 1914, e oggi riedito da Taschen, è prezioso non soltanto per l’elegante e curata fattura tipografica, ma anche perché presenta in modo sintetico ed esaustivo l’arte di Nielsen, impegnata in questo caso sulle fiabe classiche di Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Engebretsen Moe. A partire da quarantasei rarissimi originali, il libro racconta bene il dialogo tra gli influssi della tradizione scandinava e lo sguardo moderno di Nielsen, già proiettato in un’epoca futura e cinematografica. Da un lato dunque il confronto con i maestri massimi, e l’esempio che subito balza all’occhio è quello di Munch, dall’altro invece una leggerezza sottile e raffinata: un’esperienza vivida, insomma, perché nata nel solco della contemporaneità.