17 Dicembre 2014
Descrivendo la collezione di vasi Ruutu per iittala, i fratelli Bouroullec evocano gli acquerelli. Un riferimento interessante, perché gli aspetti in comune con la tecnica pittorica non si esauriscono nella sola scelta della palette cromatica. L’acquerello vive di trasparenze, velature e stratificazioni che nascono dalla sua natura, e richiede grande maestria di esecuzione, velocità e nessun ripensamento. Così il vetro, nel suo passaggio dallo stato liquido a quello solido, esige rapidità e precisione, come ben sanno i maestri vetrai della storica azienda finlandese, i quali realizzano questi oggetti in non più di 24 ore. E come accade per i colori ad acqua, anche questi vasi si esaltano nella sovrapposizione dei layer cromatici. Ruutu, che in finlandese significa diamante, ma anche quadrato, è infatti un progetto plurale (dieci pezzi, in cinque grandezze e sette colorazioni diverse), pensato per la combinazione di più modelli e cromie piuttosto che per l’iconicità di un singolo elemento. Il vetro è nel suo stato liquido una materia viva che si adatta spontaneamente alle figure organiche e circolari. In questo caso, invece, viene imprigionato in una forma squadrata dando vita a una sezione dallo spessore variabile che esprime una grande sapienza artigiana, necessaria per calibrare tempi e gesti. In vendita da gennaio, i vasi Ruutu hanno tutte le carte in regola per divenire i nuovi classici contemporanei di iittala.