25 Luglio 2017
Pensata per clienti che amano il design e l’arte contemporanea, The Quest è una residenza di gusto modernista immersa nella natura della contea inglese di Dorset. Il volume a un solo piano, che contiene tutte le funzioni della casa ideata da Ström Architects, è per tre quarti adagiato su una porzione di terreno pianeggiante trattato a prato. La restante parte del volume sbalza, assecondando il dislivello naturale del lotto e offrendo l’occasione di uno spazio coperto per l’auto. Anche se l’ingresso è disposto lungo il fronte principale, dall’area del parcheggio è possibile raggiungere l’interno tramite un’elegante rampa di gradini in pietra di Purbeck utilizzata dai progettisti per sottolineare l’attenzione ai materiali locali che caratterizza da sempre il loro lavoro. Dal punto di vista strutturale, per rendere possibile l’aggetto l’edificio è stato pensato come una grande trave costituita dalle lastre in calcestruzzo del pavimento e del tetto. L’interno è concepito come un arioso open space nel quale si susseguono le attività comuni della cucina, del pranzo e del living – elementi che trovano un’immediata relazione con l’esterno grazie alle vetrate a tutt’altezza. Le stanze più private, invece, sono protette da pareti rivestite in doghe di legno – larice, per la precisione. La continuità spaziale è bruscamente interrotta dal volume contenente il camino che conserva la sua forma anche elevandosi al di sopra del tetto, facendo da contrappunto geometrico all’orizzontalità della casa. In sintonia con l’approccio che guida l’intero intervento architettonico, anche l’arredamento segue le regole dell’essenzialità e della coerenza formale, rendendo chiara l’intenzione di concepire gli spazi interni e l’involucro che li contiene come un unico organismo, nel quale ogni dettaglio è in armonia con il resto. The Quest guarda in modo evidente ai magnifici esempi di case unifamiliari che hanno reso immortale l’estetica modernista, come la Farnsworth House di Mies van der Rohe o la Glass House di Philip Johnson, ricontestualizzando sapientemente il messaggio culturale che questi autori hanno lanciato nel secolo scorso e che ancora oggi risuona nella voce dell’architettura contemporanea colta.