22 Marzo 2016
Se non fosse per la foglia di ginkgo biloba dorata che si staglia sulla facciata bianca si potrebbe pensare di essere di fronte a un tipico palazzo neoclassico lombardo. In effetti, fino a un paio di anni fa, al 22 di via Senato c’era una residenza privata su cinque piani, proprietà della famiglia Ranza da quattro generazioni. La posizione è strategica – a due passi dal quadrilatero della moda e da San Babila –, ma defilata rispetto al caos di altre zone centrali. Con l’obiettivo di regalare alla città un luogo speciale, milanese fino al midollo, i Ranza ne hanno affidato la conversione in albergo all’architetto Alessandro Bianchi, assegnandogli il progetto nella sua interezza: dalla struttura agli arredi, fino ai dettagli delle 42 camere (più due junior suite). Il risultato è un hotel un po’ “anacronistico”, come ama definirlo lo stesso Bianchi, “discreto, sobrio, elegante, ma sempre in contatto con il mondo”, un concentrato di stile e armonia che gioca sulla contrapposizione cromatica del bianco e del nero, e valorizza gli elementi in ottone, i velluti, le essenze di legno e il ferro battuto. L’omaggio al capoluogo meneghino si ritrova anche in altri dettagli: nelle porte all’ingresso in metallo tagliato al laser, che si rifanno a un cancello disegnato da Portaluppi per un palazzo in Porta Venezia, e nella mensola che accompagna il corridoio fino al bistrot, dove sono raccolti libri e immagini della città e dei suoi rappresentanti più illustri. E, ancora, nel pavimento in marmo, il cui pattern rimanda al biscione visconteo, ma anche negli estratti dei film con Milano protagonista (dagli anni Sessanta a oggi) che scorrono sullo schermo collocato nella saletta Chesterfield. L’Hotel Senato ha l’ambizione di raccontare la vita a Milano, il che, al di là degli aspetti più glamour, può significare anche rilassarsi nel piccolo e tranquillo giardino sul retro, chiuso da un muro di cinta e dalla porta d’ingresso originale del palazzo, spostata qui e dipinta in oro, oppure nel solarium all’ultimo piano, da cui si può ammirare la Madonnina.