20 Maggio 2016
“Si stima che la metà più povera della popolazione mondiale possieda meno dell’1% della ricchezza globale, mentre al 10% più ricco spetterebbe l’86% di questa ricchezza.” Così scrive Joseph E. Stiglitz, premio Nobel per l’economia nel 2001, nell’introduzione a 1%: Privilege in a Time of Global Inequality, un libro fotografico in grado di rappresentare ed esaminare la ricchezza globale da punti di vista differenti. Il riferimento del curatore Myles Little, senior photo editor del Time, è stata la mostra collettiva The Family of Man, curata da Edward Steichen nel 1955 ed esposta al MoMA: un lavoro immenso di selezione che aveva l’obiettivo di rivelare il carattere unitario e universale dell’umanità, a dispetto della classe sociale di appartenenza, attraverso le immagini di uomini, donne e bambini nell’atto di compiere gesti ordinari e quotidiani. Convinto che il mondo oggi sia molto distante da quello rappresentato da Steichen, Little ha chiesto ad alcuni fotografi famosi (Alec Soth, Simon Norfolk, Alex Majoli e altri) di raccontare la società in cui vivono, “prendendo a prestito il linguaggio del privilegio per osservare e criticare il privilegio stesso”. La speranza è quella di aprire un dibattito, illuminare le differenze e accrescere la consapevolezza sull’ineguaglianza, rendendola visibile e riconoscibile a tutti. Pubblicato da Hatje Cantz.