5 Dicembre 2014
Gli abiti di crêpe fluttuano con leggerezza, facendo emergere dettagli sartoriali. Sullo sfondo c’è Roma, colta nei suoi scorci più spettacolari. Siamo nel dopoguerra, la moda italiana sta iniziando una stagione d’oro, al fianco delle altre arti. Le grandi firme – Roberto Capucci, Gigliola Curiel, Fendi, le Sorelle Fontana, Irene Galitzine, Fernanda Gattinoni, Germana Marucelli, Emilio Pucci, Fausto Sarli, Mila Schön, Valentino – danno vita a una estetica fatta di buon gusto e creatività visionaria. Il cinema se ne fa promotore, trasformando vestiti e accessori in strumenti di comunicazione visiva. Fino al prossimo 3 maggio, una mostra al Maxxi di Roma, curata da Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi, fa il punto sul rapporto fecondo fra arte e moda fra il 1945 e il 1968. L’allestimento, ideato dall’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, offre la possibilità di immergersi in oltre vent’anni di stile, attraverso indumenti, oggetti, gioielli e opere d’arte. Con alcune rarità (i pezzi storici di Bulgari, le riviste d’epoca), veri e propri tesori per appassionati.
Gina Lollobrigida in Torna a settembre (Come September) di Robert Mulligan, 1961. © Universal Pictures.
Anita Ekberg in Chiamami Buana (Call Me Bwana) di Douglas Gordon, 1962.
Ingrid Bergman nel film La vendetta della signora (The Visit) di Bernhard Wicki, 1963.
Anita Ekberg alla conferenza stampa di Boccaccio 70, 1961.
Foto di scena da La dolce vita di Federico Fellini, 1960. Foto di Pierluigi Praturlon. Courtesy: Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia. Fondo Reporters Associati.
Foto di scena da La contessa scalza (The Barefoot Contessa) di Joseph L. Mankiewicz, 1954. Foto di Osvaldo Civirani. Courtesy: Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia. Fondo Civirani.
Foto di scena da Le ragazze di Piazza di Spagna di Luciano Emmer, 1952. Foto di Osvaldo Civirani. Courtesy: Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia. Fondo Civirani.
Un modello Carosa, foto di Pasquale De Antonis, Roma, 1949.
Modello Antonelli e cappello Clelia Venturi al museo delle Terme di Diocleziano, Roma, 1948. Foto di Pasquale De Antonis, pubblicata in I Tessili Nuovi. Courtesy: Archivio De Antonis, Roma.
Modello Carosa alla galleria dell’Obelisco, 1946. Foto di Pasquale De Antonis. Courtesy: Archivio De Antonis, Roma.
Irene Brin alla galleria dell’Obelisco con un modello Carosa, 1946. Foto di Pasquale De Antonis, pubblicata nel servizio in Bellezza, dicembre 1946. Courtesy: Archivio De Antonis, Roma.
Modelli De Gasperi Zezza. Foto di Pasquale De Antonis, 1948. Pubblicata in I Tessili Nuovi.
Un modello delle Sorelle Fontana. Pubblicata sulla rivista La Donna. Foto di Regina Relang, 1952. Courtesy Münchner Stadtmuseum, Sammlung Fotografie, Archiv Relang.