Da freelance, asseconda la sua irrequietudine e tenta di trascendere l’autoreferenzialità dell’arte. Scrive, tra gli altri, per Domus, L’Uomo Vogue, Rolling Stone e cura progetti per istituzioni come il Moderna Museet e Performa. Si diletta nello scouting di artisti da quando, una decina d’anni fa, si è imbattuta in una sconosciuta Nathalie Djurberg.