4 Maggio 2017
Festeggia 50 anni il Rolex Sea-Dweller, l’archetipo dell’orologio subacqueo. In apparenza sempre uguale a se stesso, torna in realtà tecnicamente rinnovato: e non tanto per il diametro ingrandito (43 mm), la lente d’ingrandimento Cyclope sul datario o la scritta in rosso sul quadrante, che lo differenziano dai suoi predecessori, ma piuttosto per la meccanica di ultima generazione. È animato infatti da un nuovo movimento a carica automatica di manifattura, il calibro 3235, montato qui per la prima volta in un modello professionale. Un concentrato di tecnologie d’avanguardia: conta 14 brevetti, 70 ore di autonomia e alcuni componenti migliorati nella costruzione e nei materiali, che lo rendono più resistente agli urti e ai campi magnetici. Conserva comunque immutate certe caratteristiche di rilievo: l’elevata impermeabilità (122 atm), la lunetta girevole unidirezionale realizzata in Cerachrom (l’esclusiva ceramica della Casa), le lancette e gli indici luminescenti (a emissione azzurra), il bracciale allungabile (fino a 7 mm, per poter essere indossato sopra la muta), la valvola di decompressione (utile per far defluire l’elio che penetra nella cassa e in fase di risalita tende a espandersi fino a far saltare il vetro come un tappo di champagne). Rispetto al passato, si distingue soprattutto per il titolo di Cronometro Superlativo: una certificazione, creata dalla stessa Rolex nel 2015, che assicura massime prestazioni in fatto di qualità, precisione, affidabilità. Ed è corredata da 5 anni di garanzia.