Maralunga, 40 anni, Cassina
Vico Magistretti

13 Ottobre 2014

40 pezzi per celebrare i 40 anni di un’icona passata alla storia del design: il divano Maralunga di Vico Magistretti per Cassina. E come si conviene ai compleanni importanti, ci si veste a festa. In questo caso, con un rivestimento argenteo a effetto metallizzato che sottolinea l’esclusività dell’edizione limitata. Maralunga Mercurio Vivo è frutto di una riflessione degli studenti dell’ECAL di Losanna per festeggiare un prodotto il cui successo non conosce interruzioni dal 1974. In origine, c’è il desiderio di Magistretti e Cassina di sintetizzare in un’unica forma due funzioni tipologiche, il divano da conversazione e quello da riposo, attraverso la contemporanea presenza dello schienale alto e di quello basso. Ed è questo l’elemento che incarna il concetto centrale del progetto: una spalliera che può essere agevolmente piegata, trasformando di conseguenza con un semplice gesto la funzione d’uso. Il segreto sta nell’utilizzo di una catena da bicicletta, in grado di dare struttura e al tempo stesso flessibilità. Il movimento a frizione della catena diviene così la base per l’ingegnerizzazione di un prodotto che, come nella migliore tradizione del design italiano, nasce dall’incontro tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica.

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina. Maralunga di Vico Magistretti per Cassina. Maralunga di Vico Magistretti per Cassina. Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Photo: Mario Carrieri. © Archivio Cassina.

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Courtesy: Fondazione Vico Magistretti

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Courtesy: Fondazione Vico Magistretti

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Courtesy: Fondazione Vico Magistretti

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Courtesy: Fondazione Vico Magistretti

Maralunga di Vico Magistretti per Cassina.

Courtesy: Fondazione Vico Magistretti


Domitilla Dardi

Indecisa tra la storia dell’arte e quella dell’architettura, incontra alla fine del secolo scorso il design e da allora non lo molla più. Ama avere a che fare con tutto ciò che prevede l’uso di ingredienti, la loro scelta, miscelazione, trasformazione: dalla scrittura alla cucina, dalla maglia al progetto, dai profumi ai colori. È curatore per il design al MAXXI e docente di Storia del Design allo IED.


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