31 Luglio 2014
Acquistato qualche anno fa da Jean-Marc Drut, l’appartamento numero 50 dell’Unité d’Habitation di Marsiglia è stato trasformato in una meta culturale, grazie alla lungimiranza del suo proprietario. Consapevole che la maggior parte delle persone conosce la storia dell’architettura solo in fotografia, Drut ha reso accessibile al pubblico il proprio appartamento – per periodi limitati di tempo – e ne ha affidato l’allestimento temporaneo a designer internazionali, chiedendo loro di reinterpretare l’abitazione con i propri prodotti. Unico vincolo, non toccare le finiture e lasciare inalterati oggetti e mobili già presenti. Dopo Jasper Morrison nel 2008, Ronan & Erwan Bouroullec nel 2010 e Konstantin Grcic nel 2013, quest’anno è il turno di Pierre Charpin, che vi ha collocato suoi pezzi di Venini, Galerie Kreo, Ligne Roset e altri, accostandoli agli arredi originari e ad alcuni dei prodotti lasciati dai precedenti allestimenti temporanei. È possibile visitare l’appartamento numero 50 e vedere da vicino il sogno architettonico-urbanistico di Le Corbusier fino al 15 agosto 2014. Si può cogliere l’occasione anche per salire sul tetto della Cité Radieuse, uno spazio dedicato all’arte, trasformato su iniziativa e progetto di Ora-Ïto.